Ventiquattresima lezione: il nuovo Catalizzatore
- Emily Mastrantoni
- 9 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Interattività come Catalizzatore
Nel panorama contemporaneo, il concetto di modello assume un ruolo centrale come catalizzatore funzionale, in grado di trasformare la progettazione e la gestione dell'architettura.
Questo approccio si inserisce nel contesto della "Terza Ondata" (Toffler), dove l'informazione diventa l'elemento cardine della trasformazione tecnologica e sociale. L'architettura, tradizionalmente legata a strumenti materiali e statici, sta evolvendo verso un sistema dinamico e interattivo, in cui la modellazione digitale assume un ruolo cruciale.
Un modello non è soltanto una rappresentazione visiva o geometrica di un edificio, ma una struttura complessa capace di gestire relazioni, parametri e interazioni. La sua efficacia risiede in quattro caratteristiche fondamentali:
Efficiente: riduce la ridondanza e ottimizza le risorse computazionali.
Intelligente: organizza informazioni complesse in modo modulare e scalabile.
Semantico: ogni elemento ha un significato, relazioni e proprietà ben definite.
Interattivo: consente navigazione e modifica dinamica della struttura.
Queste caratteristiche sono fondamentali nella progettazione architettonica avanzata, specialmente nell'ambito del Building Information Modeling (BIM), che trasforma la complessità della realtà costruita in un sistema digitale vivo e interconnesso.
GERARCHIA
Un modello architettonico può includere al suo interno istanze di oggetti inferiori, creando una gerarchia ricorsiva. Questo approccio favorisce un'architettura adattabile, in cui le relazioni tra elementi non sono unidirezionali, ma bidirezionali e dinamiche.
Oggi, la reificazione si manifesta attraverso modelli informatici avanzati che definiscono le relazioni tra entità architettoniche in modo dinamico. Questi modelli sono caratterizzati da:
Interattività: ogni modifica di un elemento si riflette automaticamente sull’intero sistema.
Dinamismo: il modello evolve costantemente in base ai dati ricevuti.
Questa trasformazione non riguarda solo il singolo edificio, ma si estende all'urbanistica con il concetto di smart cities, in cui spazi pubblici e infrastrutture diventano sistemi interconnessi e adattabili.
L'interattività all'interno di un sistema architettonico si manifesta in tre forme principali:
Processuale: Permette la modifica in tempo reale dei parametri progettuali attraverso modelli parametrici e database, assicurando che ogni variazione abbia un impatto misurabile sull’intero sistema.
Proiettiva: Introduce livelli interattivi negli spazi, permettendo una trasformazione dell'ambiente senza alterarne la geometria fondamentale. Esempi includono ambienti immersivi di Studio Azzurro e interventi di Massimiliano Fuksas alla Biennale di Venezia.
Fisica: Integra materiali e tecnologie che rendono l’architettura sensibile agli stimoli ambientali. Progetti come il Blur Building di Diller + Scofidio o le opere di Santiago Calatrava mostrano come edifici possano adattarsi alle condizioni atmosferiche e interagire con gli utenti.
Blur Building di Diller + Scofidio
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