Ventitreesima lezione: alla base del Bim: modelli gerarchici.
- Emily Mastrantoni
- 9 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Cos'è il BIM? I Modelli Gerarchici alla Base del BIM
L'evoluzione dai metodi tradizionali di progettazione ha portato alla nascita del BIM (Building Information Modeling), un sistema in cui le informazioni guidano ogni fase della realizzazione di un edificio.
Attraverso il BIM, si genera un modello digitale che racchiude tutte le informazioni essenziali dell'opera, dalla gestione alla scelta dei materiali, fino alle loro caratteristiche tecniche.
Tra i software più utilizzati per la gestione del BIM troviamo:
SketchUp
Revit (Autodesk), che integra strumenti parametrici simili a quelli di Grasshopper
Archicad , uno dei primi software dedicati al BIM, noto per la sua versatilità e per il ricco database di elementi predefiniti
Rhino & Grasshopper , che consentono di implementare il BIM tramite appositi plug-in.
I software di modellazione 3D permettono di creare forme geometriche di base, dette istanze, che possono essere ripetute e modificate con facilità. Ogni elemento, così come ogni superficie, viene descritto nei minimi dettagli.
Le istanze rappresentano entità ripetibili che possono essere scalate, ruotate e trasformate, mantenendo però un legame con la forma originale. Ogni istanza è identificata da un nome, una posizione e un riferimento alla sua geometria di base.
Questo approccio, basato sul modello primitivo-istanza, segue una logica gerarchica simile a un foglio di calcolo: una modifica a un elemento si propaga all'intero sistema, garantendo un flusso di lavoro dinamico, efficiente e interattivo.
Si tratta di un processo definito "NIDIFICAZIONE", un elemento può contenere al suo interno altre istanze di oggetti di livello inferiore, dando origine a una struttura gerarchica ricorsiva. Questo meccanismo consente all'oggetto nidificato di essere richiamato in un livello superiore senza perdere la propria organizzazione e i collegamenti interni.
Comprendere il BIM
Il Building Information Modeling (BIM) non si limita alla progettazione architettonica, ma rappresenta un paradigma innovativo applicabile all'intero settore delle costruzioni. Si tratta di un metodo digitale e multidisciplinare che accompagna il progetto lungo tutto il suo ciclo di vita: dalla concezione alla realizzazione, fino alla gestione e manutenzione; è un processo collaborativo che coinvolge tutti gli attori della filiera edilizia: architetti, ingegneri, costruttori e gestori dell'opera. Il BIM si basa su un ambiente di dati condivisi (CDE - Common Data Environment), migliorando la trasparenza e la tracciabilità delle decisioni.
L'idea alla base del BIM risale agli anni '70, quando Charles Eastman propone il concetto di un database tridimensionale capace di contenere informazioni aggiornabili in tempo reale. Dopo decenni di sviluppo, questa visione è diventata una pratica consolidata e uno standard di riferimento nel settore delle costruzioni.
Oggi, il BIM è spesso obbligatorio a livello normativo: la direttiva europea 2014/24/UE impone l'uso di strumenti digitali per i progetti pubblici, mentre in Italia il Decreto BIM (DM 560/2017) ha introdotto l'obbligo progressivo dell'adozione di questa metodologia negli appalti.
Il significato stratificato del termine BIM
L'acronimo BIM si articola in tre concetti chiave:
Building : Non si riferisce solo a un "edificio", ma all'atto di costruire, includendo sia la realizzazione fisica che la pianificazione e gestione dei processi.
Information : Il BIM è basato sulla raccolta, organizzazione e condivisione di dati strutturati e interoperabili, utilizzando standard aperti come l'IFC (Industry Foundation Classes). Ogni componente del modello digitale non è solo una forma geometrica, ma un vero e proprio archivio di dati relativi a materiali, costi, tempistiche e manutenzione.
Modeling : Indica la costruzione di un modello virtuale tridimensionale e parametrico, che va oltre l'aspetto visivo per integrare dati e funzioni, rendendo il processo più efficiente e collaborativo.
Il legame tra BIM e il pensiero di Leonardo da Vinci
Leonardo ha dimostrato che il progresso nasce dalla capacità di semplificare e organizzare la conoscenza in modo efficiente. Questa stessa logica si ritrova nel BIM, che adotta una struttura gerarchica per gestire le informazioni in modo scalabile.
Si tratta di un processo di astrazione del linguaggio basato su due concetti fondamentali: 1) Definire un metodo rigoroso per creare modelli tridimensionali strutturati e facilmente controllabili.
2) Individuare un sistema efficiente per comunicare, organizzare e amministrare in modo efficace queste informazioni.
L'idea chiave è la distinzione tra primitivi e istanze :
Primitivo : Rappresenta la geometria base di un elemento, definita con tutti i dettagli necessari.
Istanza : È una replica del primitivo nello spazio, con parametri personalizzabili come posizione, scala e rotazione.
Questa organizzazione permette di creare sistemi modulari e ricorsivi, riducendo la ridondanza dei dati e ottimizzando le risorse.
Il BIM, dunque, trasforma la complessità della progettazione in un sistema digitale dinamico, riuscendo in quella astrazione cui Leonardo attribuiva il progresso scientifico.
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