Così si intitola l'articolo scritto e pubblicato da Antonino Saggio sulla nascita di Internet. Ripercorrendone alcuni punti salienti, cerchiamo di capire come, attraverso l'esperienza personale dell'autore, si è arrivati a quella che è una delle innovazioni più profonde del nostro tempo, Internet.
Nel testo l'autore ci guida attraverso il suo approccio con le prime reti, come Arpanet, fino alla rivoluzione culturale e tecnologica introdotta da Tim Berners-Lee descrivendo non solo il progresso tecnologico, ma anche le sfide creative che Internet ha posto e continua a porre. In particolare, evidenzia come l'evoluzione della rete abbia democratizzato l'accesso all'informazione e offerto nuove possibilità di espressione e innovazione, sia in ambito educativo che sociale. 1 – Arpanet questo progenitore
In questa sezione l'autore racconta dei suoi primi anni di studio alla Carnegie-Mellon University in Pittsburgh in Pennsylvania, durante i quali ha potuto avere l'onore di utilizzare i primi computer, terminali condivisi nei laboratori che erano messi a disposizione degli studenti, forniti della rete Arpanet, realizzata a partire dal 1969 dalla DARPA (Defence Advanced Research Projetcs Agency) per collegare centri di calcolo e terminali di università, laboratori di ricerca ed enti militari".
Fu grazie all'invenzione del protocollo di trasmissione TCP/IP che questa rete poté espandersi e diventare ciò che è oggi.
Il TCP/IP è un protocollo di collegamento dei dati che li suddivide in pacchetti e poi li riassembla nel messaggio completo quando giungono a destinazione.
Si tratta di protocolli di rete separati, il TCP sta per Transmission Control Protocol e si occupa di garantire l'esatto recapito dei dati una volta trovato l'indirizzo IP mentre, l'IP, Internt Protocol, rappresenta l'indirizzo cui questi dati vengono recapitati.
2 - Il grande inventore Tim Berners-Lee
In questo secondo paragrafo, Antonino Saggio riporta una delle invenzioni più importanti legata allo sviluppo della nascita di Internet, il linguaggio html, un linguaggio ipertestuale inventato da Tim Berners-Lee.
Lee nasce nel 1955 nelle vicinanze di Londra, studia al Queen's College dell'Università di Oxford e, nel 1980 ottiene un contratto al CERN.
Durante questa esperienza sviluppa un programma chiamato ENQUIRE, il primo client per ipertesti che gli permetteva di tenere conto delle relazioni tra i vari progetti del CERN.
Solo nel 1989 inizia a lavorare per creare una rete informatica interconnessa
che potesse ospitare pagine ipertestuali e, la presenta come il World Wide Web. Fu solo nel 1991, dopo una serie di sviluppi, tra cui la nascita del linguaggio HTML, il protocollo HTTP e gli URL che nasce il primo sito web.
L'autore spiega poi che pochi anni dopo fu il turno di Marc Andreessen di presentare al mondo un'altra grande invenzione "il browser", lo sfogliatore, un programma che permetteva di andare ovunque su internet grazie alla trasmissione delle informazioni tramite il protocollo HTTP. Questo, spiega Saggio, era chiamato Net-scape, un paesaggio mentale, un modo di condividere non solo idee e file.
3-Costruire la propria casa
Nel 1999 Saggio creò il suo primo sito. Dapprima nel suo computer all'università poi venne trasferito nel server dell'Università "Sapienza" dove ancora oggi risiede.
Un "compagno di strada" per lo sviluppo di molte delle sue attività di ricerca ed editoriali che, nel 2001, divenne un compagno di strada anche per i suoi studenti.
Fu in quell'anno infatti che Saggio decise che anche loro dovessero diventare Soggetti attivi del World Wide Web, creando un proprio sito da aggiornare quotidianamente diventando così trasmettitori di informazioni.
4-Considerazioni personali
Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia e internet hanno profondamente trasformato il modo in cui interagiamo con il mondo e con noi stessi.
L'interconnessione globale ha reso quasi ogni informazione pubblicamente accessibile, generando una società in cui essere presenti nel mondo digitale è diventato indispensabile. Tuttavia, l'idea che noi studenti possiamo evolverci da soggetti passivi, meri consumatori di informazioni, a soggetti attivi e consapevoli che navigano con competenza il vasto mare del web, rappresenta un concetto rivoluzionario, che l'autore riconosce come parte essenziale del salto di paradigma che la nostra società sta vivendo.
Per la generazione nata a cavallo degli anni 2000, internet non è mai stato un mistero. Termini come Web, Internet, e linguaggi come HTML fanno parte del nostro vocabolario quotidiano fin dalla nostra infanzia.
Siamo cresciuti in un mondo in cui la connettività era già radicata, e la rete, con le sue dinamiche, ci è apparsa come qualcosa di naturale.
Tuttavia, il fatto di conoscere superficialmente questi strumenti non significa che ne comprendiamo appieno il funzionamento o le implicazioni profonde.
È qui che risiede la sfida più grande per noi: nonostante la familiarità con la tecnologia, ci accorgiamo che spesso siamo ancora neofiti nell’uso attivo e consapevole di queste risorse. Creare un sito web, comprendere la struttura di una rete o padroneggiare linguaggi di programmazione come l’HTML sono attività che richiedono più che semplice intuizione; richiedono studio, pratica e un approccio creativo.
Comprendere a fondo come si costruisce il mondo digitale che usiamo ogni giorno significa anche riconoscere il potenziale di questo strumento: internet non è solo uno spazio di intrattenimento o comunicazione, ma una piattaforma di innovazione, apprendimento e collaborazione globale.
Diventare utenti attivi, significa poter contribuire, con le proprie competenze, a questo vasto ecosistema di informazioni, anziché rimanerne semplici spettatori.
In un’era in cui l’accesso alle tecnologie è quasi scontato, la vera sfida sta nell'acquisire consapevolezza e abilità per sfruttarne le potenzialità in modo creativo e produttivo, mettendosi al centro di questo sistema dinamico che continua a evolvere.
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