LOGO
- Emily Mastrantoni
- 11 feb
- Tempo di lettura: 3 min
"Si prega di pesare mele stark e mele golden separatamente, anche se hanno lo stesso prezzo, grazie." Alvin Toffler, nel suo celebre libro "La Terza Ondata", descrive l’evoluzione della società attraverso tre grandi fasi: la prima legata all'agricoltura, la seconda alla rivoluzione industriale e la terza alla società dell'informazione. In questa ultima fase, la produzione di massa e la standardizzazione tipiche della Seconda Ondata lasciano spazio alla personalizzazione, alla decentralizzazione e all'uso intensivo delle tecnologie digitali e dell'informatica.
Un esempio interessante di come la Terza Ondata influenzi la nostra vita quotidiana è l’utilizzo delle tessere punti nei supermercati e la soggettivizzazione del prodotto attraverso l’analisi dei dati. Se in passato il consumo era un fenomeno di massa, con offerte uguali per tutti, oggi il marketing si è spostato verso la profilazione e la personalizzazione dell’esperienza d’acquisto grazie agli strumenti informatici avanzati. Le tessere punti, abbinate agli algoritmi di analisi dei dati, permettono alle aziende di tracciare le preferenze individuali e di proporre promozioni mirate, apparentemente costruite su misura per ciascun cliente, basandosi su modelli predittivi e machine learning.
L’informatica ha trasformato il concetto di standardizzazione in un processo dinamico di categorizzazione in tempo reale. Da un lato, ogni consumatore si sente unico, destinatario di offerte pensate specificamente per lui. Dall’altro, la personalizzazione stessa è frutto di una categorizzazione algoritmica che inserisce ogni individuo all’interno di modelli predeterminati.
Questa evoluzione rappresenta un nuovo paradigma della Terza Ondata: mentre ci allontaniamo dalla rigida standardizzazione della società industriale, ci troviamo immersi in una nuova forma di organizzazione basata su schemi informatici "invisibili" Le tessere punti non sono solo strumenti di fidelizzazione, ma rappresentano il passaggio da una società che produce in serie a una che raccoglie e interpreta dati in serie, trasformando ogni individuo in un nodo di informazioni da analizzare e prevedere in tempo reale.
Così, nel contesto della Terza Ondata, l’atto quotidiano di fare la spesa si trasforma in un’interazione complessa tra il desiderio di unicità e la necessità di essere classificati digitalmente. Ma come appare questo logo? L'immagine della tessera appare sgranata, come se non avesse abbastanza dettagli. Questo fenomeno si verifica perché le immagini digitali nel mondo raster sono composte da pixel, piccole unità che determinano la risoluzione e il livello di dettaglio dell'immagine. Se un'immagine ha una bassa risoluzione, il numero di pixel è ridotto e quindi la qualità visiva ne risente, risultando sfocata o sgranata quando viene ingrandita. Al contrario, immagini vettoriali, basate su formule matematiche, possono essere scalate senza perdita di qualità.
Le immagini raster, o bitmap, sono costituite da una griglia di pixel organizzata in righe e colonne, ciascuno con un colore definito. La qualità di un'immagine raster dipende dalla sua risoluzione, misurata in DPI (dots per inch, punti per pollice). Più alto è il DPI, maggiore è la densità di pixel e migliore è la definizione dell'immagine. Tuttavia, uno svantaggio delle immagini raster è che la loro qualità si degrada quando vengono ingrandite, poiché i pixel diventano più evidenti e la nitidezza si perde. Questa riflessione sul mondo digitale e sulla percezione dell’immagine si ricollega a due temi del corso: la soggettivizzazione dell’esperienza e la relazione tra standardizzazione e individualità. Il logo è stato progettato per rappresentare visivamente queste due dinamiche. Il processo di creazione del logo riflette la tensione tra le tecnologie digitali e la percezione visiva, sottolineando come il controllo della risoluzione e dei formati influenzi la nostra interpretazione della realtà, molto spesso sovraccarica di dati. In questo modo, il logo diventa una metafora della trasformazione in atto nella Terza Ondata, mostrando come la soggettività emerga dalla sovrapposizione tra identità individuale e sistemi di classificazione digitale.
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